venerdì 26 gennaio 2018

limiti flessibili

E così siamo arrivati alla fine di questo percorso. Ecco che vi illustro la nostra dimostrazione del 6 ottobre avvenuta al centro. Con Iris abbiamo fatto un percorso di “limiti flessibili”, progetto di danzamovimentoterapia, disciplina che orienta il lavoro sulla centralità del corpo, in cui emerge la consapevolezza della percezione del corpo espressivo. Dove il linguaggio del corpo è centrale con con le sue modalità, con le sue risorse e difficoltà: l’obiettivo è la dinamizzazione e il consolidamento del confine del sé corporeo, perché nella diversità la percezione del corpo è frammentata. Ognuno, ogni persona ha dei limiti, e i limiti sono soprattutto nella mente. Gli obiettivi investono il piano fisico, psicologico e relazionale. A livello fisico investe la percezione e la consapevolezza del corpo, reintegra la funzionalità del movimento nonché l’ampliamento degli schemi motori e della gestualità, confinando le stereotipie e i gesti tipicamente autistici. A livello psicologico o emozionale favorisce l'uscita dall'isolamento relazionale e verte a favorire il passaggio da un corpo passivo ad un corpo attivo.
Coinvolge le aree emotive, come aggressività, gioia, accoglienza, fiducia in sé e stima di sé, sperimenta il piacere e le gioie e non per ultimo l’assertività. A livello relazionale serve a favorire il senso di appartenenza al gruppo, creare un clima ludico e accogliente, aprire la comunicazione non verbale, facilitare la comunicazione del gruppo, anche al di fuori del corso, favorire l'espressione emotiva e lo scambio con gli altri, sviluppare le capacità di ascolto. Ecco dopo questo preambolo introduttivo in questi dieci incontri sia con gli operatori che con i ragazzi, Iris ha orientato il nostro lavoro partendo dal MARE. Il mare come veicolo di emozioni. Il mare calmo, agitato, burrascoso, silenzioso, rumoroso, avvolgente, minaccioso, spumeggiante, rilassato, un po' come tutte le emozioni che ogni persona vive nella quotidianità.Ecco che inizia lo spettacolo. Il centro è volutamente seduto a semicerchio, affinché le famiglie possano vedere ed emozionarsi, perché questo è anche il nostro obiettivo. Partiamo dicendo di tutti, e diamo voce a chi voce non ha, battendo le nostre mani al petto, con il ritmo che ricorda il battito del cuore. Tum tum...tum tum...quindi passiamo al riscaldamento corporeo dove ci coccoliamo con ipotetiche creme sapone profumate, simuliamo la doccia che risciacqua e porta via il non necessario. Perché spesso ci aspettiamo le coccole dagli altri, ma solo chi è capace di amarsi saprà amare. Per passare ad assumere ruoli diversi, il mare e lo scoglio, il movimento e la staticità, siamo tutti un po' mare nel movimento e nel dare, siamo un po' scogli nella fermezza e nell'accogliere. Fino a poter esser capaci di andare sotto le onde del mare calmo, per vedere che anche sotto il mare si può danzare e respirare, dove i tulle, color verde petrolio e celeste acceso, simulano il mare che racchiude la vita, una sorta di “ancora nel ventre della madre” per poi “nuotare” sopra le onde del mare agitato, simulando le difficoltà della vita, ma che con la capacità della fiducia in noi stessi e negli altri, siamo in grado di affrontare gli ostacoli. Fino al finale, in cui ogni emozione bella viene presa e portata al proprio cuore, e dove ogni emozione “brutta” viene accolta e elaborata affinché non sia dolorosa, rielaborata e portata al proprio cuore. E' più facile buttarsi nel mare tempestoso se non pensiamo alle conseguenze. E buttarsi nel mare calmo non sempre è una prerogativa di riuscita. I ragazzi sono stati fantastici e hanno manifestato proprio quel giorno, inaspettatamente delle reazioni che hanno reso ancor più emozionante la giornata, terminata con occhi lucidi e perché no, anche un bel rinfresco a base di dolci casalinghi fatti dai ragazzi con tanto amore e cioccolata! Un ringraziamento speciale a Iris, perché con la sua calma e la voce suadente e calda, ha fatto emergere emozioni nascoste. Un ringraziamento speciale a Imma e Antonio, genitori di Alberto, che hanno partecipato allo spettacolo. Un ringraziamento ai ragazzi perché sono loro il vero tum tum del centro. Tum tum





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