martedì 16 gennaio 2018

Benvenuta Peppa! (tratto dal giornalino di ottobre 2017)

Dalla Sicilia con furore …
Correva l’anno 1900… No ho sbagliato. Questa non è una favola. Cosa devo scrivere??? Ha si! Volevo presentarvi l’ultima arrivata in famiglia Noi– Altri. Si chiama Giuseppa, ma vuole essere chiamata Peppa (come il maialino del cartone Peppa Pig). È nera nera, non perché non si lava, ma perché arriva dal sud dell’Italia ovvero dalla Sicilia (Quell’isola vicino all’Africa). Da un’isola all’altra isola, perché il marito è stato trasferito all’Elba. È una persona gioiosa e molto preparata. Sostituisce la nostra Pina, che ha lasciato il lavoro. Peppa non è molto alta, infatti, possiamo dire che ora è diventata lei l’educatrice bassa. L’abbiamo già messa alla prova; possiamo dire che l’ha superata alla grande e NoiAltri ci garba assai. Sicuramente porterà una ventata di novità ed anche questo ci garberà. Che dire… vi presento Peppa.



L’ingresso di Peppa al Centro è stato esplosivo! Ha portato una ventata di meridionalità che poi è la mia, ma repressa. Sentire parlare siculo è molto divertente perché i suoi passato remato a volte sono molto discordanti con il passato remoto dei Toscani. Io personalmente mi ritrovo molto con lei. Anch’io quando sono entrata al Centro avevo più o meno la sua età e con due figli piccoli che sono cresciuti qui con i nostri ospiti. Quindi che dire: evviva il Meridione!! 


Mi ritrovo a scrivere l’articolo per Peppa mentre svolgo l’attività con Rita che attira tutta la mia attenzione e buona volontà, quindi chiedo a lei di scrivere insieme questo pezzo concedendomi 10 minuti del suo tempo. Le domando la sua opinione su Peppa, le chiedo se le piace e lei mi risponde di sì: “mi piace”. Allora cara Peppa sì piaci a Rita e ai nostri ragazzi come ho avuto modo di vedere … che tu sia la benvenuta nel centro di Noialtri, dove tutti quanti ragazzi e operatori siamo un po’ speciali! 


Ecco, sono al pc a fare qualcosa e anche se Pina è in aspettativa, a questo pranzo dell’orto, al terzultimo se non erro è presente. Dopo pranzo si rinchiude con la capa Emanuela nell’ufficio. Uscite dall’ufficio, viene a sedersi vicino a me. Mentre spippolo qualcosa, le domando con aria sicura, e più che una domanda è una risposta che già parte dalla mia pancia “Quindi te non torni vero?” E la mi To-Pina con altrettanta risposta già elaboratala da tempo risponde “No” e continuiamo a spippolare. Ecco come sono venuta a conoscenza delle scelte di Pina. L’ho presa bene, mi meraviglio di me stessa, della tranquillità che ho avuta dalla sua risposta. Non ce la potevo più a vedere Pina male, con quelle occhiaie che la fanno sembrare un panda. Mi sento un po’ tradita, devo dire la verità, perché crisi lavorative nell’utimo anno le ho già avute e quando dicevo “ me ne voglio andare” To– Pina mi diceva “ma dove vai?” e poi è andata via lei. Nel frattempo al posto di Pina c’è Peppa! E vi dico che fin dalla prima volta cher l’ho conosciuta mi è piaciuta assai, mi verrebbe da dire una parola che inizia con MIN-CHI-A, che scritto così potrebbe essere un nome orientale, ma che attaccato racchiude tutta la Sicilia. Si è messa subito in gioco, si è plasmata con il centro in breve tempo e davvero ( glie’ho detto anche in faccia cosa a cui io non faccio fatica a dire le cose in faccia!!!) non fa sentire l’assenza di Pina. Sono davvero contenta della scelta di Emanuela nei confronti di Peppa, perché ha avuto occhio! Poi come dice il mio psichiatra “il vaffanculo terapeutico” va sempre bene, e siccome con Pina ci mandavamo a Fanculo 4/5 volte al giorno con lo sguardo, può darsi che anche con Peppa accada. Signori e signori, vi dico che do un bel benvenuto a Peppa, Pina non l’ho persa, e io sono rimasta ancora l’educatrice Alta! 


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