venerdì 24 marzo 2017

gli appunti di Annalisa di febbraio

Carnevale: il “prima” … Abbiamo preparato per il Carnevale maschere semplici, perché tra i mercatini, le feste e le mie malattie avevamo poco tempo a disposizione. Abbiamo recuperato quindi la tuta nera di una passata recita e ci siamo ingegnate a preparare dei grossi bottoni colorati da cucire sulla maglia della tuta. Questi bottoni li hanno realizzati i ragazzi, con un cartone ondulato e sopra del cartoncino colorato con colori vivaci. Anche Lisanna e la sua mamma hanno collaborato da casa facendo grossi bottoni rivestiti di stoffa a pois. C'era il rosa carico, l'azzurro, il giallo ed il rosso. Poi dovevo cucirli ma ho pensato bene di ustionarmi l'occhio sinistro, parte del naso e della bocca ed il polso destro con l'olio bollente mentre cucinavo! Il lunedì sono stata accompagnata al pronto soccorso da mio marito, dove sono passata da un reparto all'altro: prima dall'oculista e poi dal dermatologo. Mi hanno medicata e poi mandata a casa con una prognosi di venti giorni. 

Vi immaginate io a casa per venti giorni?! Ma neanche per sogno! Una decina di giorni erano anche troppi … Invece mi sono dovuta ricredere; i due giorni successivi l'occhio è diventato ematoso e pieno di pus, il braccio pieno di bolle che sono scoppiate. Sembravo la Bestia del cartone animato! Non sono potuta venire neanche al corso di musicarteterapia organizzato dalla Di Vittorio per noi e per i nostri ospiti. A casa pensavo che non ce l'avrei fatta in dieci giorni, così ho telefonato a Maria e le ho detto che doveva pensare lei ai collari da fare con la carta crespa. Avevo già preparato un prototipo ma lei, che è molto precisa, si è fatta prestare da una sua amica un aggeggio per arricciare la carta crespa. Le mie colleghe poi si sono offerte di cucire i bottoni e così alla fine, quando sono tornata dalla mia villeggiatura forzata, li ho trovati pronti.

C’erano da preparare ancora festoni e pentolacce; Rosi ha comprato le caramelle, i ragazzi hanno realizzato delle palline con i giornali di Rita e Maria ha pensato ai festoni ed ai regalini, che ha incartato uno ad uno. Le pentolacce poi sono state chiuse dalla Veludo che le ha anche attaccate al soffitto del cupolone! Oggi, giorno della festa, anche Michela è molto gentile e silenziosa, ieri era molto nervosa. Lo stesso Rita, non sta “assillando” Jacopo. Ieri eravamo molto preoccupate, anche per il virus che ci ha infettate quasi tutte; oggi abbiamo qualche malessere ma speriamo di cavarcela. Alle 14.30 inizieranno ad arrivare gli ospiti, si spera tanti. Le famiglie hanno lavorato regalandoci tante cose buone: frangette, torte, biscotti ed altre delizie che sicuramente arriveranno da altri ospiti! Non vediamo l'ora di assaggiare tutto, di mascherarci e di fare questa grande festa di Carnevale con tutti i nostri amici!

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 … e il “poi” Quando sono arrivate le prime famiglie noi eravamo ancora impegnate a preparare i ragazzi con trucchi vari. Le ragazze oltre al trucco hanno voluto mettere i fiocchetti nei capelli  mentre i maschi hanno indossato una parrucca. C'era la musica di Vincenzo che andava a palla ed i ragazzi si muovevano a ritmo. Aspettavamo anche la Signora Colli con i suoi artisti, ma si è sentita poco bene e quindi i balli ce li siamo inventati noi, o meglio, i nostri ospiti. 

Poi le bimbe hanno iniziato a cantare e dopo un po' tutti insieme ci siamo messi a fare il coro sulla scala. La festa poi è proseguita con la rottura delle pentolacce, ricche di caramelle e braccialetti donati da Maria per tutti i ragazzi, compresi quelli del Liceo che sono venuti a trovarci. Solo alla fine la gente si è riversata sui tavoli imbanditi di buone frangette e dolci fatti in casa. Tutti gli ospiti si sono divertiti e tutti sperano di ritornare al Centro quanto prima! La prossima festa? E' già in calendario … non sveliamo ancora nulla, sappiate solo che si svolgerà all'arrivo della primavera!



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Gregorio: un gran furbacchione! In casa piange, ma appena esce dalla porta è tranquillo e se la dorme. Arianna, la mamma, mi ha chiesto se il pomeriggio lo posso portare in giro. Sono due giorni che lo porto col passeggino per “La Chiusa”, il posto dove lavora mia nuora, dove respiriamo aria di mare e di narcisi profumatissimi. Non ho mai visto così tanti narcisi in vita mia! Lui dorme beato e quando si sveglia mugola e mi fa qualche sorrisetto. Sembra presto per i sorrisi, ma da noi a Napoli si usa dire che i bimbi quando sorridono da così piccini in realtà non sorridono a noi, ma agli angeli. Speriamo però che da grande trovi il tempo di sorridere anche alla nonna che è super felice di questo bellissimo, nuovo e dolcissimo arrivo! Un caro saluto e un abbraccio da Gregorio e Annalisa.







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