lunedì 25 maggio 2015

tocca a noi

Con un po’ di malinconia siamo arrivati alla fine di questa settimana. L’esperienza al centro Casa Del Duca è stata estremamente positiva perché abbiamo imparato ad interagire con i ragazzi che ci hanno accolto fin dal nostro arrivo a braccia aperte. Abbiamo imparato a vedere il mondo con i loro occhi comprendendo le loro esigenze, le loro reazioni e abitudini. Abbiamo preso parte alle attività interne che sono previste nel loro programma settimanale: abbiamo cantato, abbiamo fatto giardinaggio, cucina e infine abbiamo preso parte all’attività di computer insieme ad altri ragazzi del Centro. In questo percorso non abbiamo riscontrato difficoltà, l’unica sarà salutare i ragazzi augurandoci di rivederli al più presto. Un saluto dai ragazzi della quarta scienze umane: Davide, Marta, Serena, Rebecca, Linda.





giovedì 21 maggio 2015

dalle scienze umane al nostro giardino

Durante l'inverno il giardino viene lasciato riposare, il freddo non ci permette di lavorare fuori. Solo quando arriva la primavera e la temperatura migliora ci possiamo dedicare al lavoro di giardinaggio, del quale da tre anni mi occupo insieme ai nostri ragazzi. All'inizio del mese viste le belle giornate di sole sono state acquistate delle piantine di primule,  insieme le abbiamo trapiantate in vasi più  grandi. Ogni ragazzo ha scelto la sua piantina in base al proprio gusto e poi tutti quanti muniti di un nuovo vaso, l'abbiamo riempito di terriccio, un po' di concime ed ognuno ha trapiantato la sua piantina, con le quali avremmo rinnovato la nostra aiuola all'ingresso del Centro. Ma il lavoro da fare era ancora molto. Nell'aiuola le erbacce avevano avuto la meglio, infestavano i vecchi vasi, i lapilli vulcanici che avevamo messo l'anno scorso per abbellire l'aiuola, erano pieni di sporcizia, l'erba aveva invaso e coperto i sassi che la delimitavano; insomma un vero e proprio lavoro di ripristino e di pulizia ci aspettava. 

mercoledì 20 maggio 2015

solo un appunto

Un appunto a fondo pagina che forse però non è così marginale. Le persone con cui abbiamo lavorato perché questa gita potesse soddisfare le esigenze di tutti i nostri ospiti (e ci scuseranno le famiglie se si sono sentite in secondo piano ma eravamo un po’ tese e molto concentrate su quell’obiettivo) non ci hanno salutato felici che ci levassimo dai piedi, anzi! La segretaria del Residence ha espresso la speranza di riaverci presto fra i loro clienti e ha salutato tutti i ragazzi calorosamente, uno ad uno. La pizzeria “al Teatro” si è prodigata per farci mangiare in tempo per assistere allo spettacolo, nonostante la causa del ritardo con cui ci siamo presentati a tavola fosse esclusivamente nostra! E, infine, Elisabetta del teatro Verdi si propone già per la prossima stagione, ecco la sua mail del 23 aprile:

Buongiorno, ecco la ricevuta con i dati che mi ha indicato.
Sono contenta che siete stati tutti bene ed abbiate gradito lo spettacolo, e mi auguro quindi di poter collaborare anche per la prossima stagione teatrale. Il nuovo cartellone verrà presentato giovedì 25 giugno e quindi vi informerò delle nuove proposte appena avrò tutti i dettagli.
Un cordiale saluto
Elisabetta Thiene

Ecco, dunque, a cosa si riferiva Barbara nel suo articolo. Forse nel progettare una prossima eventuale gita non servirà andare a cercare chissà quale nuova meta, visto che le persone incontrate in questa sembrano sinceramente disponibili a collaborare nuovamente con noi!


lunedì 18 maggio 2015

dal taccuino di Martina (quello di aprile 2015)


Ecco che finalmente siamo arrivati al residence. Dico finalmente perché siamo un po’ stanchi e siccome gli altri erano già andati a visitare l’Ikea mentre per me era la prima volta, sono satura di idee ma non di soldi … quindi mi accontenterò di sognare. 109, il numero del nostro appartamento: curato, pulito, bello. Ognuno si prende il suo letto:  Massimo la camera vicino al bagno, Martina e Lisanna la camera di fronte al bagno e io il divano letto in soggiorno. Ovvio che c’è una logica: “non è che mi metteranno un sonnifero nell’acqua e mi fanno fessa scappando a ballare sotto il Duomo?” La chiave non si può togliere, è una cosa moderna; la devi lasciare nel suo apposito spazio, altrimenti si spengono le luci. Quindi non tolgo la chiave ma controllo! L’emozione delle bimbe che sono in gita senza i genitori e che dormiranno nell’albergo per la prima volta mi coinvolge tanto che ci ritroviamo nel loro lettone a farci foto, a chiudere per modo di dire un po’ gli occhi … a mostrarci il pigiama … ma Massimo? È entrato in bagno e ogni tanto gli urliamo perché i rumori dell’acqua che scorre e il silenzio si alternano. Alla fine esce ma entra subito in camera sua per poi riuscire “indocciato”, pulito, sbarbato, profumato: “Massi … ma sei bellissimo!” Iniziano così le spedizioni alle altre camere: “Permesso? E così che dopo l’accordato permesso arriva l’urlo: “EHHH!?” è un via vai di 109, 110, 209, 306, 309. Ok, ci mettiamo d’accordo per trovarsi alle 18.15 ai pulmini. Torniamo nel nostro appartamento e fatto sta che anche le bimbe escono dai bagni dopo che sono pulite, improfumate e devo dire la verità: truccate! Eh sì, care mamme, un filo di ombretto celestino sta bene con gli occhi marroni! Nel traffico del centro abbiamo fatto dei giri di cui non vi racconto perché proprio non ho senso dell’orientamento … ma ci siamo divertiti tanto … anche a perderci! 

Intanto la Veludo ci diceva che lì ci abitava suo figlio, di là sua sorella, di là l’università di Giovanni, sempre figlio, di sua sorella che di fronte all’autovelox le diceva di sorridere che tanto ormai la Veludo la multa l’aveva presa ... e poi continuava dicendo che lì ci abitava suo figlio eccetera (nel senso che siamo ripassati dagli stessi posti 2 volte!) Allo spettacolo a teatro, che era la vera meta del nostro viaggio, era proibito fare foto o filmati, ed è stato un susseguirsi di applausi. Ma lo spettacolo ancora più entusiasmante lo abbiamo fatto dopo, nei corridoi del residence, quando abbiamo sfilato in pigiama. L’unico dispiacere di tutta la gita è proprio che non tutti abbiano partecipato ma hanno preferito le calde braccia di Morfeo ...

  

venerdì 15 maggio 2015

figuratevi se ...

Ma figuratevi se non dico anch’io la mia … Questa gita l’abbiamo voluta e desiderata tantissimo, nonostante gli impegni familiari, nonostante le problematiche che sarebbero venute fuori via via, nonostante ci fossero tante teste da mettere d’accordo, nonostante un sacco di altre cose. Eppure sapevamo che era un’esperienza da DOVER fare, noi-operatrici, loro-ragazzi, loro-famiglie. E così è stato. Premetto che ci è dispiaciuto moltissimo che non abbiano partecipato tutti i ragazzi, così come non siano potute intervenire Anna e Rosi e approfitto di questo spazio per ringraziarle a nome di tutti perché anche loro hanno contribuito a farci partire “tranquilli” avendo contribuito non poco nei preparativi. Colgo la palla al balzo per ringraziare anche Marianne, la cui compagnia ed aiuto si sono rivelati ottimi ed indispensabili. Poi, per carità, non è mica andato tutto liscio come l’olio! Qualche criticità c’è stata, l’abbiamo registrata e ne faremo tesoro per le eventuali volte prossime … Valter ancora mi prende in giro perché dice che è colpa mia se ci siamo persi in giro per Firenze … cosa che non è affatto vera, è solo che ci siamo affidati e fidati di google maps invece che fare le dovute mosse preventive e chiedere le adeguate autorizzazioni per entrare nelle zone a traffico limitato della città. Valter, continua pure a prendermi in giro, tanto io ti voglio bene lo stesso! 

mercoledì 13 maggio 2015

gita a Firenze (racconto di fantasia)

Correa l’anno 2001 e dopo brevi periodi di sostituzioni diventai l’autista titolare del trasporto per il Centro di casa del duca. Da lì mi si aprì un mondo che non conoscevo, con tutti i timori legati a coloro che trasportavo: non conoscendoli e non sapendo le varie esigenze e disabilità, ma erano solo s… mentali! In tutti questi anni ho conosciuto tantissima gente e ho trovato varie rotture di scatole! Mi sono fatto una famiglia di cui il risultato finale si può riassumere con un solo nome: Matteo! Ci sono stati alti e bassi ma devo dire in verità che il bilancio è positivissimo. Mi sono scontrato con persone diverse, altezzose e sono tutta io! Ma chi sei? Con le persone intelligenti invece ho costruito un rapporto solido e di amicizia. Ogni tanto ci sono divergenze su come vanno fatte certe cose, tipo i parcheggi; come dico sempre io ognuno deve fare il proprio lavoro e ciò per cui ha studiato. Vero Emanuela? E dopo la gita a Livorno dell’anno passato quest’anno Firenze! I giorni precedenti la partenza al Centro l’aria era elettrica, i ragazzi erano in fibrillazione (giustamente) finché siamo partiti. Fra le tante cose successe: abbiamo fatto il tour completo della città (varie volte - grazie Barbara!) “Hanno” fatto la sfilata dei pigiami (andatevi a vedere su youtube il filmato, veramente da non perdere!) Ho potuto vivere in prima persona, gomito a gomito: la professionalità, la dolcezza delle operatrici veramente in gamba, ho potuto vedere la calma e lo sdrammatizzare certe situazioni sopra le righe (fuori luogo), ho potuto attraversare piazze che voi umani non potrete mai attraversare (benedetto google!) Insomma è stato tutto perfetto, perché tutto quello che è stato fatto è stato fatto per i ragazzi, veri protagonisti e vero motivo per cui esiste il Centro di noi-altri. Non ho mai scritto per il giornalino … è la prima volta che lo faccio (ma ci voleva) e sarà anche l’ultima (forse). Per concludere, tutto questo mio racconto si può condensare in una sola parola: GRAZIE.



- V e non W -
   


martedì 12 maggio 2015

un viaggio inaspettato: un racconto di Fabrizio


Salve a tutti, sono Fabrizio e svolgo da appena 2 mesi il servizio civile presso il Centro di Casa del Duca. Anche io, come le mie colleghe, ho voluto partecipare alla Gita (con la G maiuscola) di Firenze. Con molta emozione, vorrei raccontarvi il fatto e spiegarvi le mie motivazioni. Quando entrai qui, 2 mesi fa, sapevo che il Centro oltre a fare attività interne ed esterne, organizzava delle uscite di una giornata anche al di fuori della nostra “pietruzza” come diceva Napoleone; mi hanno raccontato infatti che l’anno scorso erano andati a fare “i musicanti di Brema” per gemellarsi con un altro Centro gestito anch’esso dalla Di Vittorio. 
Mai mi sarei aspettato un’uscita di 2 giorni e, come è stata una sorpresa per me, lo è stata anche per il Centro stesso. Emanuela, la boss, mi ha proposto di prendervi parte e ho accettato, anche se non mi sentivo all’altezza, per aumentare il mio bagaglio di esperienze e soprattutto per dare manforte. C’era un grande fermento e un clima di attesa qui tra le nostre pareti colorate e tappezzate di cartelloni, i ragazzi erano in estasi e non vedevano l’ora di prendere la valigia e partire (Giada in primis). Dopo giorni di continue domande sulla gita - sempre Giada? Sì! - arriviamo al giorno tanto atteso, quel giovedì 16 aprile che doveva ancora rivelarci tutto. La gita era organizzata in questo modo: Ikea (prima d’ora non c’ero mai stato), Teatro Verdi (che preferisco alla discoteca per gusti musicali) e il centro storico di Firenze. Oltre ad aver rafforzato il mio rapporto di amicizia con i miei colleghi, Valter e le sorelle di Emanuele, ho conosciuto 4 persone speciali: Piero, un “articolo” come dicono a Rio; Marianne, una donna semplice e dolce; la mamma di Tamara con suo nipote Brian. Eravamo suddivisi in 2 pulmini e il mio, senza offesa per l’altro (ci mancherebbe) era il più “topaio”: Giada, Lele, Antonietta, Eliana, Maria, Marianne ; alla guida c’era il nostro taxi-driver Piero, che non si perdeva mai d’animo, e Barbara-Pina che “fungeva” da navigatore (un po’ sconfusionato, ma vabbe’).

detti e ridetti

Una mattina di marzo mi sono alzata dal letto con in mente una frase molto famosa. Siete curiosi di sapere qual era? La frase è un proverbio che si riferisce al mese di marzo. Lo avete indovinato? Non ancora? E vabbè, ve lo dico io: “Marzo pazzerello, esci col sole ma porta l’ombrello”. Dopo un po’ pensandoci mi sono detta: “perché non cercare alcuni detti per ogni mese dell’anno?” Ed eccomi qua; ne ho trovatati 3 per ogni mese ed ho voluto scriverli anche per voi. Chi ne conosce altri? Intanto leggete quelli che ho trovato io.

Gennaio
¨ Non c’è gallina né gallinaccia che a gennaio uova non faccia.
¨ Se a gennaio spunta l’erba, chi ha buon grano lo serba.
¨ A gennaio fai i ponti, a febbraio li racconti

Febbraio
¨ Febbraietto, scortica l’aglio ed il capretto.
¨ Primavera di febbraio reca sempre qualche guaio.
¨ Febbraio febbraiolo ogni uccello posò  l’ovo.

Marzo
¨ Marzo pazzerello esci col sole ma porta anche l’ombrello.
¨ Del sole di marzo, dell’acqua di mare, della donna che fischia, non ti devi fidare.
¨ Marzo, marzotto, ogni merlo con il suo merlotto.


Aprile
¨ Aprile  dolce dormire. 
¨ L’avena di aprile  ingrassa l’ovile.
¨ Aprile fa il fiore e maggio ne ha l’onore.

Maggio
¨ Maggio ridente fa allegra la gente.
¨ Maggio maggione non ti levare il cappottone.
¨ Maggio soleggiato frutta a buon mercato.

Giugno
¨ In giugno non aver cura che per i campi e la mietitura.
¨ Giugno dona caldo e sete al contadin che miete.
¨ Da giugno ciliegie in pugno.

Luglio
¨ Non far tempeste, luglio mio, sennò il mio vino addio.
¨ Nuvole di luglio fan presto tafferuglio.
¨ In luglio il temporale dura poco e non fa male.

Agosto
¨ Ricco è l’agosto che ci dà grano e mosto.
¨ Acqua d’agosto: olio, miele e mosto.
¨ Agosto empie la cucina e settembre la cantina.

Settembre
¨ Settembre ventoso e dorato, è bello e fortunato.
¨ A settembre la notte con il dì contende.
¨ Chi lavora di settembre, fa bel solco e poco rende.

Ottobre
¨ Ottobre è bello, ma tieni pronto l’ombrello.
¨ D’ottobre pesce non si piglia che non sia triglia.
¨ Ottobre, o bello o piovoso, vino e cantina da sera a mattina.

Novembre
¨ Se di novembre tuona, l’annata sarà buona.
¨ Di novembre va in montagna ed abbacchia la castagna.
¨ Novembre imbacuccato, raccolto e seminato.

Dicembre
¨ Dicembre variante, inverno costante.
¨ Se dicembre è bello, non lo è poi l’anno novello.
¨ Dicembre gelato non va disprezzato.





lunedì 11 maggio 2015

aprile 2015

Cari lettori, che vi devo dire … l’esperienza di Firenze ci ha lasciato addosso una carica indescrivibile! Volentieri ringraziamo nuovamente chi ha fatto in modo che potessimo partire con una spesa davvero irrisoria, ovvero i nostri sponsor: Acqua dell’Elba, Cisse e Moby. Ma un ringraziamento speciale è tutto per voi, famiglie, che ci avete affidato i vostri figli con fiducia ed entusiasmo. A parlarvi della gita come al solito saremo in diversi, così da avere più punti di vista. Ma l’articolo che più mi ha sorpreso e che ha commosso tutte noi è quello di Valter. Una novità del mese riguarda anche la presenza, per tutta l’ultima settimana del mese, dei ragazzi della quarta Scienze Umane del Liceo Foresi: 5 ragazzi in gamba e super motivati che hanno fatto del loro tirocinio un’esperienza a tutto tondo.
Via, scusate il ritardo e Buona Lettura!
Barbara




ecco i compleanni del mese:

8 aprile - Nila
anche da pensionata è pur sempre la
"nostra" Nila, così come noi siamo i
"suoi" bimbi!

29 aprile - Maria


e poi ...