mercoledì 8 aprile 2015

MusicArTerapiamo!

La rete di amicizie intorno al Centro si allarga sempre di più. Questa volta è venuta a cercarci Noemi dell’Opificio LiberArti per proporci un progettino che a noi, manco a dirlo, è piaciuto subito un sacco. Innanzitutto un paio di informazioni pratiche: l’Opificio LiberArti è un’associazione di Promozione Sociale di Portoferraio e il progetto che ci ha visti protagonisti si chiama art-ribel, lo stile nell’arte di vivere. Si è trattato di un percorso artistico ed espressivo per valorizzare e “mettere in moto” le doti artistiche che ciascuno di noi possiede ed è stato sfruttato il “gruppo-grembo sociale” per far uscir fuori, rinforzare e valorizzare le nostre capacità artistiche. Come è stato possibile fare tutto questo? 
È stata usata la danza, la musica, il movimento, la drammatizzazione, l’uso della voce, l’uso dei colori. Gli incontri sono stati in tutto sei ai quali hanno partecipato non solo Noemi, vera e propria “conduttrice”, ma anche altri suoi collaboratori: Romina, Silvia, Alessia ed Elia. Ad ogni incontro sono stati ripetuti degli esercizi di imitazione e s-drammatizzazione allo scopo di rinforzare l’identità del singolo, del gruppo e per acquisire fiducia nel gruppo stesso. Poi ogni volta abbiamo fatto qualcosa di diverso: abbiamo scelto colori, abbiamo disegnato il nostro “punto di vista”, ci siamo fatti cullare all’interno del “telo mammone”, abbiamo dipinto con il naso all’insù e poi a diritto, abbiamo ballato, siamo diventati bozzoli e poi farfalle e poi disegnato di nuovo, abbiamo usato i vari strumenti musicali, abbiamo soffiato il colore con le cannucce ed infine, carichi ed appagati dalle nostre abilità creative, abbiamo completato l’opera d’arte alla parete con tutte le varie produzioni artistiche. 

Il percorso ci ha riempito di soddisfazioni ma non poteva essere diversamente visto che le persone che hanno collaborato alla sua buona riuscita sono persone speciali. C’è da aggiungere che ogni volta che un “professionista” propone al Centro una nuova attività che stuzzica in qualche modo l’interesse dei ragazzi, questi danno il meglio di loro: sono attenti, partecipi, rispettano le regole del gioco. Certo quando i “professionisti” sono anche belle ragazze il tutto si fa un po’ più complicato ma il bello è anche questo: i nostri galletti hanno razzolato allegramente intorno alle pollastrelle che sono state abilissime nel tenere a freno i vari entusiasmi! Forse mi sono dimenticata di dirvi che il progetto è stato portato avanti a titolo completamente gratuito, cosa che ribadisce la nostra certezza di essere riusciti in questi anni, a fianco della nostra cooperativa, a radicarci sempre più saldamente sul territorio ed aver acquisito così tanta visibilità che nuovi amici-collaboratori vengono addirittura a cercarci!
























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