mercoledì 1 aprile 2015

intanto grazie!

Voglio fare, se permettete, un piccolo commento ai lavori in corso. Sapete che l’avvenimento del mese di aprile sarà la gita a Firenze e forse qualcuno si chiederà: “ma chi glielo ha fatto fare?” Io a volte me lo chiedo e mi dico: “ma era proprio necessario organizzare anche questo?” Ho descritto, anche recentemente, come funziona un appalto: la Di Vittorio ha degli obblighi contrattuali che prevedono un certo numero di giorni di apertura, questo personale e determinate attività, comprese un certo numero di gite sul territorio, ma volendo si potrebbe finire qui. 
Anzi, siccome le cose in più sono fuori budget, bisogna anche trovare i finanziatori … ma proprio questo è uno dei motivi per cui vale la pena complicarsi la vita. Avere sul territorio l’affetto e la stima che riscontriamo ogni volta che chiediamo aiuto ci riempie di soddisfazione ed orgoglio. Il nostro Centro ha sempre più amici, persone che seguono il nostro lavoro e che, se possono, ci danno una mano e le numerose donazioni di cui ogni volta vi raccontiamo sul giornalino sono proprio una prova tangibile di questo. In questo caso abbiamo potuto pensare a questa gita solo grazie alla ditta Acqua dell’Elba che ci segue ormai da anni con il progetto Casa del Duca in musica, grazie al quale abbiamo dapprima allestito il laboratorio musicale, poi lo spettacolo ai Vigilanti su Dante, e ora possiamo organizzare questo momento: insomma da anni regalano ai nostri ospiti, oltre ai loro delicati profumi, sempre nuove e significative emozioni. 

Ma pernottamento e biglietti non basterebbero quindi la rete si allarga includendo per il viaggio la cooperativa Cisse, sempre al nostro fianco, con i suoi gentilissimi autisti e la Moby. Tanta fiducia nei nostri confronti è davvero significativa ed è stata ampiamente condivisa dalle famiglie che hanno in massima parte aderito con gioia alla proposta. Speriamo che l’occasione di consentire ai nostri ospiti l’esperienza di dormire lontano da casa, l’emozione di visitare una nuova città, di andare a teatro di sera li renda felici e li faccia sentire più “grandi” e autonomi. Certo fin da ora sono euforici e non parlano d’altro perciò, qualunque sarà il risultato, ci piace ringraziare fin da ora chi ci ha dato la possibilità di inventarci anche questa avventura per complicarci un po’ la vita!

   

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