martedì 3 marzo 2015

una simpatica leggenda

Toglietemi una curiosità … Qualcuno di voi sa quali sono esattamente i giorni della merla? Io no, infatti martedì 27 ho acceso il computer e, curiosa come sono, ho fatto una ricerca su internet. Dopodiché, sono corsa dalla Panichi - l’educatrice ALTA, e dalla Grasso - l’educatrice BASSA, e ho detto: “Ragazze, perché non scriviamo qualcosa sui giorni della Merla?” Detto fatto … è toccato a me. Allora eccovi qui la leggenda che ho trovato. Spero che piaccia anche a voi com’è piaciuta a me.

LA VERA STORIA DEI GIORNI DELLA MERLA

Sapete quali sono i giorni più freddi dell’anno? 29, 30 e 31 Gennaio. Ma non è sempre stato così: tanto tempo fa, gennaio aveva 28 giorni poi una volta i merli, che allora erano bianchi, sottovalutarono la potenza del Generale Inverno. Quello si arrabbiò davvero …

C’era una volta … prima che le leggi della natura fossero spiegate dagli scienziati, a farla da padrone era il terribile Generale Inverno che mandava neve e gelo sull’intero globo terracqueo. Il suo potere era concentrato nei mesi di Dicembre e Gennaio, mentre già in Febbraio il vecchio Generale era influenzato dalla primavera e si faceva più mite. Anche i mesi non erano tutti uguali a quelli di oggi, infatti Gennaio aveva 28 giorni e Febbraio 31. In uno di quei freddissimi mesi di Gennaio la terra era ricoperta da una coltre bianca ed anche i merli erano bianchi, ma proprio tutti bianchi tranne, come oggi, il becco giallo. Fu così che un anno, il 28 Gennaio, i merli uscirono dai loro nidi contenti che il periodo per loro più difficile stesse per finire. Già si vedeva qualche filo d’erba spuntare da sotto la neve e sotto i primi pallidi raggi di sole, cominciarono a prendersi gioco del buon vecchio Generale Inverno. Soprattutto le merle femmine che, come nella gran parte delle specie animali, avevano la lingua più lunga iniziarono a vantarsi dello scampato pericolo: “Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta. Il Generale inverno non fa più paura a nessuno. Ha appena la forza di rinfrescare per un paio di mesi. Domani sarà Febbraio ed il vecchio Generale non sarà più capace di fare niente!” L’orgoglioso Generale, tollerò per un po’, ma poi sentendosi sbeffeggiato da quegli insignificanti uccellini (al suo cospetto erano effettivamente piccoli e indifesi) montò su tutte le furie e sbottò: “Voi bianchi pennuti mi avete stancato. Vi farò pentire di aver preso in giro il potentissimo Generale Inverno! Avete voluto scherzare, ma adesso la pagherete!” Ciò detto raccolse tutte le forze, gonfiò il petto e con le sue enormi manone strappò 3 giorni a Febbraio e li attaccò alla fine di Gennaio. Quindi scatenò la più grande bufera di tutto l’inverno: vento gelido e neve per 3 giorni come non si era mai visto. I merli che stavano festeggiando in anticipo la fine dell’inverno smisero subito di ridere e scherzare e cercarono conforto nei loro nidi. Ma il vento era troppo potente ed il gelo arrivò anche lì. Allora cercarono riparo tra gli alberi o sotto le tettoie, ma il freddo li raggiunse implacabile. Alla fine per trovare un po’ di tepore si rifugiarono nei camini delle case. Passò quindi il 29 Gennaio ed il freddo aumentò, passò anche il 30 e continuò a nevicare, arrivò il 31 e fu il giorno più freddo di tutto l’anno. I merli si salvarono restando appollaiati per 3 giorni nei tiepidi camini in cui si erano rifugiati. La sera del 31 Gennaio, la tempesta si placò e la temperatura iniziò a risalire. Il Generale Inverno aveva terminato la sua prova di forza e, soddisfatto, poteva lasciare spazio ad un Febbraio in cui avrebbe condiviso il tempo con la fresca primavera. Finalmente i merli poterono uscire dai loro ripari di fortuna. 
Iniziarono a becchettare i primi fili d’erba che spuntavano per placare i morsi della fame. Appena furono più tranquilli, finalmente alzarono gli occhi e guardandosi gli uni con gli altri, videro che qualcosa era cambiato: le loro piume bianche, dopo i 3 giorni trascorsi nei camini, si erano impregnate di fuliggine ed erano diventate tutte nere. Provarono a lavarsi in qualche pozza di neve sciolta, si strisciarono le piume nelle prime foglioline verdi, si becchettarono le penne l’un l’altro … non ci fu niente da fare: il nero non se ne andò ed il loro piumaggio bianco fu perso per sempre. Il Generale Inverno si godette lo spettacolo, quindi tirò fuori il suo vocione e disse in tono stentoreo: “Che questo vi serva da lezione a voi e a tutti gli animali; non si scherza con le stagioni, con il freddo, con il clima. Non ci si può prendere gioco della Natura. Da oggi in poi Gennaio avrà 31 giorni e i suoi ultimi 3 saranno i più freddi dell’anno. Per ricordare a tutti questa storia voi merli, che più di tutti avete scherzato, porterete per sempre queste penne nere”. 

Da allora sono passati tanti anni ma ancora oggi Gennaio ha 31 giorni ed il 29, 30 e 31 sono i giorni più freddi dell’anno e sono detti i giorni della merla. I nerissimi merli stanno lì a ricordarci questa storia dalla quale abbiamo imparato che se durante l’inverno c’è un giorno di sole, è meglio goderselo in silenzio, allentarsi la sciarpa, togliersi il berretto, alzare lo sguardo e sorridere al cielo blu, il Generale Inverno apprezzerà. Per tutti gli altri giorni dell’anno dovremmo guardarci bene dal sottovalutare la forza della Natura per non rischiare di ritrovarci un giorno tutti neri come gli spazzacamini di Mary Poppins! Certo oggi il Darwinismo, l’Archeologia, l’Antropologia Culturale, la Fisica dell’Atmosfera e la Diffusione Massificata del Goretex e degli uccellini da appartamento ci insegnano che la storia non è proprio andata così, ma a volte è meglio raccontare la Leggenda.
 

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