venerdì 13 giugno 2014

il Pranzo di Primavera 2014

Il 14 maggio finalmente abbiamo festeggiato il Pranzo di Primavera e per me è stata una super novità. Avendo passato settimane a chiedere in giro per il Centro di cosa si trattasse e sentendomi rispondere: “vedrai ...” o: “sapessi sapessi … è una sorpresa” la mia curiosità è andata crescendo fino a quando sono iniziati i preparativi. Barbara-Pina ha avuto la brillante idea di usare come tematica di quest’anno gli uccellini del logo del nostro Centro, raffigurati anche in copertina del giornalino, soprannominati di recente “gli uccelli della Panichi” con la quale ci siamo uniti in gruppetti per colorarli ed assemblarli. Abbiamo addobbato il Centro con cura nei giorni precedenti ma, dovete sapere, che mentre alcuni addobbavano, altri iniziavano a fare i turni in cucina. Così eravamo tutti sparsi ad occuparci di tutto, ad esempio Io e Pina eravamo le foto/video reporter in giro, per creare poi (in realtà poi ha fatto tutto Pina!) quello che è stato il filmino proiettato il giorno della festa, una sorta di Cotto e Mangiato di Casa del Duca! Quella settimana eravamo tutti allegri e in fermento, fra la cucina e i suoi turni, il video da montare, l’orto nuovo che tutti hanno visto e la sistemazione dei fiori che hanno abbellito l’entrata; da mettersi le mani nei capelli in pratica! Vi dirò. Tutto di fronte a me si è via via incastrato perfettamente come un puzzle e ho iniziato a vedere la fine di quel quadro generale di ciò che sarebbe stato realmente il Pranzo di Primavera. L’ultimo giorno eravamo stanchi, chi di più, chi di meno ma la mattina della festa eravamo freschi come rose. Semplicemente in attesa e abbiamo iniziato a preparare le varie squisitezze da servire, riempiendo la sala da pranzo. 
Apro qui una parentesi: dato che ognuno di noi avrebbe cucinato qualcosa per il pranzo, ho chiesto a mia madre, Amelia, di aiutarmi a preparare il Seffa Mardouma, un piatto marocchino agrodolce, fatto di pollo e spaghettini - “da leccarsi i baffi” diceva Rosanna. Verso mezzogiorno c’era già qualche invitato che tentava di sbirciare in cucina dato il profumino invitante ma lo facevamo perdere in chiacchiere; pian piano la gente aumentava e prendeva i posti, ci riempivano di complimenti e si facevano guidare dai ragazzi sovraeccitati per avere i loro amici e famigliari a tavola! Finalmente il pranzo ha inizio, non ci sono più posti (eppure avevamo apparecchiato per 80 persone) e il cibo è in tavola. Si sente solo ridere e parlare, tutti insieme come una vera famiglia. Quindi mi sorge spontaneo pensare che davvero “le persone insieme a noi sono la nostra Primavera!” 


La tavolata più lunga

C’è anche Fabio con i suoi genitori, al loro 1° Pranzo di Primavera

Parte delle nostre belle tavolate

Parte delle nostre belle tavolate

I nostri “amici dirigenti” usl: 
Anna Garfagnini, Antonietta Ienco, 
Gianni Donigaglia


Un bell’applauso per Checco, perché oggi 
è anche il suo compleanno!

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