giovedì 26 giugno 2014

il progetto Arturo per Matteo

Nel numero di marzo del giornalino Annalisa vi aveva annunciato di come il nostro bellissimo progetto Arturo stia continuando grazie a Matteo, il bimbo di Antonella e Valter che l’11 maggio ha fatto la prima comunione. Devo confessarvi che quando ci è stato richiesto di pensare a delle bomboniere a tema inter mi sono sentita persa … io che proprio non sopporto il calcio mi sono dovuta guardare su internet insieme ai ragazzi paginate di roba sull’inter, sui loghi della squadra, su maglie e palloni da calcio. La preoccupazione più grossa riguardava però i colori: come si può trovare qualcosa di carino e adatto ad una comunione e che sia nero e blu? Eppure il risultato lo avete visto, è bastato abbinare il giallo - che comunque fa parte del logo della squadra - ed il risultato è stato più che soddisfacente! 

Ma il lavoro più difficile anche stavolta è toccato ad Annalisa perché ha dovuto fare un lavoro davvero certosino quando si è trovata a cucire tutte quelle strisce sulle mini-magliette. La settimana seguente la comunione, Matteo, insieme ai suoi genitori, è venuto al Centro per festeggiare con tutti noi, non solo con una buona fetta di torta ma anche con un contributo “concreto” per i nostri laboratori che, ad essere sinceri, è sempre più che gradito!

  

martedì 24 giugno 2014

dal taccuino di Martina (quello di maggio 2014)

“Le signorine Deborah e Viviana sono pregate di rivolgersi alla cassa n° 1” … ecco, non inizia proprio così la nostra storia, ma questa è una parte fondamentale del nostro incontro … la goliardia ha sempre fatto parte delle nostre riunioni. Il 18 maggio ci siamo riviste, perché almeno 2 volte all’anno dobbiamo vederci di persona personalmente e con le mie amiche del continente, amiche che hanno fatto le elementari insieme e alcune di noi anche l’asilo, abbiamo potuto condividere questa meravigliosa giornata. Fatto sta, che un mese prima dell’incontro, mi arriva la telefonata di Veronica, che io da piccina chiamavo Veronca perché non ero capace di dire Veronica - ma anche ora per me è Veronca - la quale dice che sarebbero venute a prendermi a Piombino e tutte insieme saremmo andate a raggiungere Cecilia, la manager del gruppo e pranzato assieme a lei. Baci e abbracci all’arrivo al porto, veri saluti pieni di gioia e direzione Conad di Cecina per acquistare affettati, formaggi, insalata, per poi incontrarsi a casa di Cecilia. Ho imparato che anche gli affettati contengono glutine, Cecilia è ciliaca, quindi abbiamo comprato il cibo giusto per non mandare nessuno all’ospedale. Al Conad, il commesso che ci serve, appare divertito da queste 5 ragazze di 45 anni ma con l’anima di 16 tanto che ci dice che lui sarà a lavoro fino alle 20 e se abbiamo bisogno di qualche altra cosa lui sarà lì pronto ad accogliere ogni nostra richiesta e infatti dopo l’acquisto del prosciutto ci rendiamo conto che forse l’acquisto è poco per delle buone forchette come noi e ci ritorniamo (non siamo ancora uscite dal super-conad) e lui ci dice che non sono ancora le 20 … Soddisfatte del mangiare acquistato ci dirigiamo alla cassa, io, Veronca e Michela … ci rendiamo conto che il carrello non è con noi ma ce l’hanno Deborah, detta nonna perché è nonna di una bimba di 4 anni, che con Viviana, la più calma del gruppo si sono soffermate davanti agli integratori. Ecco che a Veronka viene a mente l’idea: “le faccio chiamare?” “Certamente!” … bene, fatta la spesa si può ripartire per andare a casa di Cecilia la quale ha spedito i figli da sua mamma e il marito a lavoro. La casa tutta libera per parlare in libertà. Pronti … attenti … via con il pane e prosciutto! Formaggio, insalata, pomodori e vino che Cecilia e Deborah si sono scolate nel corso della mangiata. Nel frattempo ovviamente i nostri discorsi prendono forma. Ma secondo voi, 6 ragazze di 45 anni del ‘69 di cosa parleranno? No di matematica … uomini, uomini, uomini, argomento in cui tutte siamo abbastanza ferrate. Quando parlano di figli, io me ne sto zitta, ma parlare di uomini, d’amore, ne so più io di loro, infatti ogni volta che i nostri incontri avvengono e tutte parliamo, quando è il mio turno le mie amiche rimangono ogni volta sempre più sconvolte … un po’ per tutto. Mangia, mangia, mangia, arriviamo al dolce, fatto da Cecilia, ha 2 gelaterie a Cecina mare. Guardiamo l’ora, sono circa le 16, il tempo di andare a prenderci un caffè, stare a coccolarci ancora un po’ fra tutte e poi mi riportano a Piombino. Grisù lo avevo portato la mattina alla pensione perché non volevo che stesse tante ore da solo in casa, quindi al mio ritorno la casa è vuota, ma sono felice della giornata passata con le mie amiche ... Evviva il 1969!  



venerdì 20 giugno 2014

questa volta cambiamo gioco

Questa volta cambiamo gioco, non facciamo più i cantanti ma gli spettatori, e ci divertiamo un sacco! Ad allietare la nostra mattina, venerdì 23 maggio, sono dei musicisti davvero speciali: la classe 3ª della scuola media di Capoliveri. Vi starete chiedendo come abbiamo fatto a conoscerli, ebbene la storia è un po’ lunga. Vi abbiamo già spiegato in altre occasioni quanta attenzione e quanta cura, cerchiamo di mettere per incoraggiare  nuovi possibili inserimenti, così come cerchiamo di agevolare il difficile momento dell’uscita dal percorso scolastico, momento che può sempre provocare difficoltà e malessere in chi si trova ad affrontarlo. Così quando qualche mese fa l’educatrice Sara ci ha parlato di Marco - vi scrivo il nome perché certamente i vostri figli vi avranno già detto di averlo conosciuto - abbiamo cominciato con l’incontrare lei stessa, la madre del ragazzo e l’assistente sociale di riferimento. Infine Marco è venuto un paio di volte a farci visita con Sara e con la sua mamma (li vedete nella foto in alto), ma nel frattempo cominciava a prendere corpo anche quest’altro progetto. Perché non coinvolgete tutta la classe di Marco? Forse venendo qui con i suoi compagni, gli amici da tanti anni, questo luogo gli sembrerà più ospitale quando (e se) lo affronterà da solo. Cosa possiamo fare che interessi tutti? Perché non ricorrere ancora una volta alla musica? Carmelo, il professore di musica si è rivelato persona sensibile e disponibilissima: la sua classe sta imparando alcune canzoni dall’inizio dell’anno, tutti gli studenti sono coinvolti, per cui la soluzione è stata presto trovata.

Così già il mercoledì sono venuti a portarci gli strumenti ingombranti: batteria, tastiera, microfoni e mixer e finalmente il venerdì mattina ecco tutti gli studenti con chitarre, flauti e tamburelli. Ad accompagnarli, oltre al prof di musica, c’era quello di italiano e l’insegnante di sostegno di Marco. Era proprio un concerto con i fiocchi e la messa a punto di microfoni e strumenti ha richiesto a tutti un po’ di pazienza ma il risultato è stato davvero buonissimo: la loro musica rock ci ha coinvolto e divertito, hanno eseguito per noi: Californication e Otherside dei Red Hot Chili Peppers, One degli U2, Dedicato di Loredana Bertè e La canzone del sole di Battisti. Anche i nostri ospiti sono stati eccezionali: tranquilli e attenti, tranne ovviamente qualche breve crisi occasionale che non può mai mancare. E per concludere abbiamo cantato un’altra volta tutti insieme la Canzone del sole di Battisti che, come dice il prof di musica, la sanno anche i sassi. Qualche bibita fresca, un po’ di ricreazione e i ragazzi sono risaliti sul pullman alla volta di Capoliveri con la promessa di rivederci, certo portando con loro una nuova e positiva esperienza così come è stata per noi.






 

mercoledì 18 giugno 2014

il controllo di qualità

È arrivata tranquilla, cioè non aveva la faccia madida di sudore e gli occhi non erano fuori dalle orbite e il colore della pelle era roseo e non cerato qual è quando qualcuno sta per vomitare da un momento all'altro. Tutta felice era entrata con la sua 24 ore da ingegnere quale ruolo ricopre e subito si è messa a scrivere sul suo pc che quando è in stand-by fa le palle colorate che svolazzano sullo schermo. Scrive, scrive, scrive e poi mi dice: “vogliamo vedere il lavoro fatto?” “Ok!” “Ah! Molto bene!” e continua a scrivere. Poi stampa il resoconto, che in termini tecnici si chiama rapporto di Audit. Ha controllato sia il Centro sia il Domiciliare e non ci ha trovato nessuna “non conformità”, non solo, non voleva lasciarci nemmeno una raccomandazione! Ma noi, che se uno non ci mette la penna ci sembra che non ci abbia considerato abbastanza, l’abbiamo pregata: “dai, dacci almeno un’osservazione! Ah! Non abbiamo ancora aggiornato l’inventario dopo le ultime donazioni!” Ecco, Eleonora, la responsabile interna della qualità è arrivata così, e così, dopo il suo lavoro  tutta felice - sia dalla nostra capacità sia perché era venerdì ed era venuta il giorno precedente con il marito e soggiornato a Portoazzurro all'hotel Plaza - se ne è andata … Cosa abbia fatto dopo non lo sappiamo, ma con un fine settimana davanti, il marito e il mercatino internazionale, di certo ha passato un weekend diverso! Sarà stato di “qualità”?





martedì 17 giugno 2014

che squadra!

Forse sono ripetitiva ma ogni anno, in queste occasioni, mi sento di condividere con voi familiari la gioia e la soddisfazione che questi momenti mi suscitano. E per questo devo davvero ringraziare tutti i ragazzi per l’impegno e l’applicazione che hanno dedicato allo svolgimento di questa attività o per la pazienza che è stata loro richiesta nel vedere scombussolati i normali piani settimanali di programmazione. Sono grata ai responsabili USL perché, nonostante i loro numerosi impegni, riescono a trovare il tempo per partecipare al nostro pranzo; agli amici delle diverse realtà del territorio (cooperative, associazioni o imprese) che non ci hanno fatto mancare la loro presenza; alla nostra capa Lucia che vive le giornate con noi più come “vacanza” che come lavoro vero; a voi famiglie che ci riempite sempre di complimenti ed elogi. Ma soprattutto voglio ringraziare, anche a nome della stessa Lucia tutte le operatrici perché non hanno semplicemente fatto il loro lavoro, ma hanno voluto metterci quel qualcosa in più: quella ricetta che mi riesce proprio bene, oppure quella che fa proprio festa o che ricordando loro l’infanzia, ha il profumo di casa. Grazie davvero davvero a tutte!









venerdì 13 giugno 2014

il Pranzo di Primavera 2014

Il 14 maggio finalmente abbiamo festeggiato il Pranzo di Primavera e per me è stata una super novità. Avendo passato settimane a chiedere in giro per il Centro di cosa si trattasse e sentendomi rispondere: “vedrai ...” o: “sapessi sapessi … è una sorpresa” la mia curiosità è andata crescendo fino a quando sono iniziati i preparativi. Barbara-Pina ha avuto la brillante idea di usare come tematica di quest’anno gli uccellini del logo del nostro Centro, raffigurati anche in copertina del giornalino, soprannominati di recente “gli uccelli della Panichi” con la quale ci siamo uniti in gruppetti per colorarli ed assemblarli. Abbiamo addobbato il Centro con cura nei giorni precedenti ma, dovete sapere, che mentre alcuni addobbavano, altri iniziavano a fare i turni in cucina. Così eravamo tutti sparsi ad occuparci di tutto, ad esempio Io e Pina eravamo le foto/video reporter in giro, per creare poi (in realtà poi ha fatto tutto Pina!) quello che è stato il filmino proiettato il giorno della festa, una sorta di Cotto e Mangiato di Casa del Duca! Quella settimana eravamo tutti allegri e in fermento, fra la cucina e i suoi turni, il video da montare, l’orto nuovo che tutti hanno visto e la sistemazione dei fiori che hanno abbellito l’entrata; da mettersi le mani nei capelli in pratica! Vi dirò. Tutto di fronte a me si è via via incastrato perfettamente come un puzzle e ho iniziato a vedere la fine di quel quadro generale di ciò che sarebbe stato realmente il Pranzo di Primavera. L’ultimo giorno eravamo stanchi, chi di più, chi di meno ma la mattina della festa eravamo freschi come rose. Semplicemente in attesa e abbiamo iniziato a preparare le varie squisitezze da servire, riempiendo la sala da pranzo. 
Apro qui una parentesi: dato che ognuno di noi avrebbe cucinato qualcosa per il pranzo, ho chiesto a mia madre, Amelia, di aiutarmi a preparare il Seffa Mardouma, un piatto marocchino agrodolce, fatto di pollo e spaghettini - “da leccarsi i baffi” diceva Rosanna. Verso mezzogiorno c’era già qualche invitato che tentava di sbirciare in cucina dato il profumino invitante ma lo facevamo perdere in chiacchiere; pian piano la gente aumentava e prendeva i posti, ci riempivano di complimenti e si facevano guidare dai ragazzi sovraeccitati per avere i loro amici e famigliari a tavola! Finalmente il pranzo ha inizio, non ci sono più posti (eppure avevamo apparecchiato per 80 persone) e il cibo è in tavola. Si sente solo ridere e parlare, tutti insieme come una vera famiglia. Quindi mi sorge spontaneo pensare che davvero “le persone insieme a noi sono la nostra Primavera!” 


La tavolata più lunga

C’è anche Fabio con i suoi genitori, al loro 1° Pranzo di Primavera

Parte delle nostre belle tavolate

Parte delle nostre belle tavolate

I nostri “amici dirigenti” usl: 
Anna Garfagnini, Antonietta Ienco, 
Gianni Donigaglia


Un bell’applauso per Checco, perché oggi 
è anche il suo compleanno!

giovedì 12 giugno 2014

l'orto di Casa del Duca

Come avete potuto vedere al Pranzo di Primavera, il Centro quest’anno ha un suo orto, un vero orto con piante di pomodori, melanzane, peperoni, prezzemolo ecc. ecc. C’è voluto un po’ di tempo per poter realizzare quest’attività: l’avevo proposta già un anno fa, ma eravamo a ridosso dell’estate ed i tempi erano troppo brevi per poterla realizzare. Quest’anno ho iniziato a parlarne con largo anticipo e già a febbraio ho preso i primi contatti con un vivaista, chiesto la sua collaborazione per individuare il punto migliore dove far nascere il nostro orto, chiesto consigli a non finire sulle piante da trapiantare, presi accordi con un ortolano per realizzare materialmente l’orto, approntato un preventivo. Insomma, ho messo a punto un vero e proprio progetto che ho sottoposto all’attenzione della Veludo, la quale a sua volta l’ha girato alla direzione generale di Massa e … dulcis in fundo … ottenuto piena approvazione! A causa di diversi ritardi dovuti all’indisposizione dell’ortolano solo il 5 maggio (guarda casa il giorno della morte di Napoleone!) abbiamo potuto iniziare a lavorare al nostro orto. 


La mattina alle 8, come d’accordo, sono arrivati: Eugenio il nostro ortolano e Paolo il vivaista. Insieme hanno scaricato la motozappa e si sono inoltrati in mezzo ad una “giungla” di erbacce quasi ad altezza d’uomo. Mentre combattevano per ripulire il terreno, sono arrivati i ragazzi, di corsa hanno fatto colazione ed hanno raggiunto Eugenio, che nel frattempo stava preparando i vialetti ed i solchi dove travasare le piantine. L’orto è stato progettato con dei vialetti larghi e di facile attraversamento sia a piedi che con le carrozzine, in modo che tutti abbiano la possibilità di partecipare e di raccogliere i suoi frutti. I ragazzi sono rimasti ad osservare Eugenio ed appena terminato il suo lavoro è iniziata la piantumazione: distribuiva le piantine, i ragazzi facevano a gare per trapiantarle, tutti cercavano di seguire le sue direttive sul da farsi. Sembrava di non essere in mezzo ad un campo, ma su una pista da ballo, dove i ragazzi volteggiavano con la  piantina in mano, sorridendo felici di un’opportunità insolita! 
Anche Paolo è stato indispensabile per la realizzazione del nostro orto, per la sua disponibilità, pazienza e grandissima umanità; non ha dato solamente tutti i suggerimenti del caso, ma ha messo a nostra disposizione tutte le piantine necessarie ad un costo irrisorio ed a costo zero la sua motozappa. Un grazie speciale anche ad Eugenio che ha lavorato più del doppio del tempo contribuito, e che si è messo a disposizione dei ragazzi, venendo incontro alle loro esigenze e divertendosi insieme a loro. Entrambi hanno reso possibile la realizzazione di questo grande progetto, dove i nostri ragazzi possono sperimentare una nuova conoscenza, a contatto con la natura, vedere nascere e crescere una pianta, dare i suoi frutti e prenderli direttamente.
  








mercoledì 11 giugno 2014

un'aggiustatina al look


Quest’idea nasce dall’esigenza di aggiustare la folta chioma di Alberto, che da oltre un anno non ne vuole sapere di tagliarsi i capelli. Tutti i tentativi di persuaderlo nel corso dell’inverno sono andati a farsi benedire, lui imperterrito continuava a dire di NO! Ed è a questo punto che mi è venuta l’ispirazione: ad Alberto piace molto imitare la sua amica del cuore Lisanna che a sua volta aveva bisogno di una spuntatina. Perché non unire le due cose e tagliare i capelli a Lisanna con la speranza che Alberto accetti di farsi tagliare i suoi? A questo punto ho dovuto organizzare il tutto: chiedere l’autorizzazione alla mamma di Lisanna e di Alberto, cercare un parrucchiere, fissare l’appuntamento con Mirella (la mia parrucchiera personale). Lisanna però, preferendo il taglio della sua parrucchiera personale - zia Laura - si è presentata con i capelli già tagliati! Ormai la parrucchiera era stata prenotata e sarebbe venuta direttamente al Centro la settimana successiva e non volendo perdere quest’occasione abbiamo pensato di fare le cose in grande: daremo la possibilità a tutti i ragazzi del Centro di usufruire di un nuovo taglio di capelli! E così è stato, Mirella ha tagliato i capelli a tutti quelli che l’hanno desiderato e vi dico che c’era la fila! Perfino Lisanna si è fatta dare un’aggiustatina! Siria, che in questo periodo conversa e litiga in continuazione con i suoi immaginari “ospiti”, è stata invece tranquilla, rilassata e si è divertita. Patrizia non vedeva l’ora di farsi tagliare i capelli, Martina ha fatto un taglio sbarazzino, Emanuele non contento del primo taglio è tornato una seconda volta perché ancora troppo lunghi; il tutto sotto lo sguardo divertito degli altri ragazzi. Mirella, felice di vederli soddisfatti, non ha voluto nessuna ricompensa economica se non il sorriso felice di tutti loro! L’unico a non farsi tagliare i capelli è stato proprio Alberto. Io personalmente sono rimasta un po’ delusa perché ci speravo proprio ... ma dopo alcuni giorni, Imma, la sua mamma mi ha bisbigliato all’orecchio: “Hai visto Alberto? Si è tagliato i capelli da solo!” Non credevo ai miei occhi Alberto si è davvero tagliato i capelli!



lunedì 9 giugno 2014

maggio 2014

Eccoci qui amici, pronti per un nuovo numero del giornalino. In primo piano questo mese c’è indubbiamente il Pranzo di Primavera che anche quest'anno ci ha dato un sacco di soddisfazioni (anche a chi c'era di voi, spero!) L'onore di raccontarvelo è stato "ceduto" a Giada Noui perché, essendo alla sua prima esperienza, mi incuriosiva vedere la sua percezione dell'evento! Approfitto di questo spazio per darvi anche un'altra notizia ... una notizia che ha lasciato tutti noi del Centro un po' così e che elaboreremo piano piano: Checco e la sua mamma si trasferiranno di nuovo a Livorno e noi non possiamo far altro che augurare loro tutta la serenità che meritano.
Barbara  


 ecco i compleanni del mese:

12 maggio - RITA - 38


14 maggio - CHECCO - 38


19 maggio - GIADA - 33


22 maggio - MASSIMO - 47