lunedì 12 maggio 2014

boia dé ... che giornata!


Il giorno 16 Aprile c’è stata l’attesissima gita a Livorno che tutti quanti aspettavamo con gioia da almeno due settimane. Ma saltiamo i convenevoli; non sapete chi sono? Sono Giada, la guida di questo articolo per l’intera giornata a Livorno! Alle 7.40 di mercoledì mattina eravamo già tutti riuniti di fronte ai bus, aspettando di essere tutti tutti, senza lasciare qualche poveretto, svegliato troppo tardi, all’Elba. Ad accompagnarci avevamo due pulmini soprannominati uno di Valter e l’altro di Piero, in più Vincenzo con la sua macchina. La mattina non poteva iniziare meglio, con una Lisanna che mi saltava al collo tutta euforica o una Michela che non vedeva l’ora di salire sulla nave, fra piccoli urletti eccitati e occhi furbetti. Siamo entrati (specifico che il biglietto della nave ci è stato offerto dai gentilissimi signori della società Moby e Toremar) mettendoci su dei divanetti curvi al centro del salone, dominando tutti i posti a sedere e addirittura “cacciando” un giovanotto (in realtà l’ha fatto di sua spontanea volontà). 


Eravamo euforici e mattinieri, una forza della natura, battute a portata di mano e tante risate assicurate. Tutti poi a fare colazione, operatrici e ragazzi, chi alla ricerca di un caffè, chi a caccia di un succo di frutta, ma come sempre la nostra Lisanna era pronta ad ogni evenienza: buffo e assai geniale è stato il suo intervento quando Martina Panichi e Pina hanno espresso il desiderio di bersi un caffè, subito eccola lì pronta, ridendo sotto i baffi, a tirare fuori un termos: “ce l’ho io!” ha affermato con una puntina di orgoglio, tanto che l’unico problema era il fattore “bicchierini” ma come sempre Lisanna non si smentisce e aprendo il suo zainetto dei miracoli ha tirato fuori anche quelli! Il commento di tutti i presenti è stato solo: “Lisanna, cos’è, uno zainetto di sopravvivenza?” E così siamo andati avanti per un’ora, fra Vincenzo che intonava qualche canzoncina e tutti quanti a canticchiare con lui facendo confusione. Non riuscirei, anche volendo, a descrivere la felicità di quell’inizio giornata dato che nessuno di voi l’ha vissuta dal mio punto di vista. Siamo arrivati a Piombino verso le 9, già tutti caricati sui pulmini, ci siamo separati e via per le strade! Siamo arrivati a Livorno e abbiamo parcheggiato un poco fuori dal centro città per aspettare Roberta, la Capa del centro diurno San Gaetano che, con i suoi ragazzi, ci ha proposto di visitare la città. 

L’abbiamo seguita con i pulmini fino ad arrivare ad un parcheggio vicino al porto. Lì, scesi, abbiamo fatto la conoscenza degli altri ragazzi con cui abbiamo subito legato, dopo un attimino di imbarazzo ovviamente. Da lì, abbiamo continuato a piedi e con le carrozzine, superando i numerosi ostacoli stradali e cittadini, ognuno con il proprio ragazzo fra le braccia, guardando intorno i palazzi e i cartelli per riuscire ad orientarci. Siamo arrivati fino al centro città, fra le vetrine e le boutique di moda, affrettandoci ad entrare e allentando il passo che stava quasi diventando una marcia. Le ragazze: Martina, Lisanna, Antonietta, Eliana, Siria, Michela, Giada e Patrizia sono accorse al negozio di trucchi facendosi “unte e bisunte” fra i vari fard, gloss e rossetti accompagnate da Pina, Maria, Anna, Martina e Rosy, chi dando un’occhiata fugace, chi standoci tanti minuti. Ah! Persino Alberto era entrato insieme a me e Maria. Dopo molte boutique e negozi di indumenti all’ultima moda, fin troppo cari per certi versi, abbiamo raggiunto piazza della Repubblica e ci siamo messi in posa per una meravigliosa foto insieme. Che sbadata! Mi sono scordata di dire che ci hanno accompagnato anche alcuni familiari: Imma, Luca e Marisella. Era quasi mezzogiorno quando siamo arrivati alla Fortezza Nuova, una muraglia nel mezzo della città che presenta un giardino al suo interno. Siamo entrati e ci siamo appostati lì; il caldo si faceva sentire e pure la stanchezza dalla lunga camminata. Tutti insieme ci siamo seduti a prendere il sole come delle lucertoline, aspettando che i Bus capitanati da Valter e Piero, accompagnati dalla Capa dell’altro centro, tornassero a “raccattarci per andare a pranzare.

Arrivati, ci siamo nuovamente sparpagliati facendoci guidare in questo Centro. Siamo stati accolti nella struttura con grande gioia degli operatori al suo interno e dei ragazzi nuovi, facendo la conoscenza di alcuni tra loro. Ci siamo subito lavati le mani e seduti aspettando il pranzo che ci hanno gentilmente offerto. Lasagne! Nessuno aveva da lamentarsi, erano buonissime. All’interno della struttura abbiamo fatto la conoscenza di un meraviglioso cantante, Sergio, che ci ha accompagnato quel pomeriggio con la sua musica prima che Vincenzo potesse montare i macchinari per fare FESTAAAA!! Festaioli, siamo stati come fuochi d’artificio pronti a scoppiare dall’emozione. Abbiamo cantato tutti quanti a turno mentre gli altri ci facevano da coro, presi anche loro dalle canzoni, come Barbera e Champagne, un classico! Abbiamo portato allegria ai nostri nuovi amici rompendo il muro della timidezza che ci separava, commuovendo addirittura gli spettatori. I miei occhi ingordi non smettevano di assimilare espressioni buffe e sorridenti, risate nervose spezzate dall’imbarazzo iniziale e quelle scorrevoli di gruppo. Abbiamo infine convinto persino la Capa-Roberta a cantare insieme a noi una canzone a scelta sua, accompagnata dal cavaliere Piero e la Madama Emanuela!


Il tempo è volato e già erano le 16.00, così abbiamo lasciato i nostri amici dopo tanti abbracci e auguri di buon ritorno senza scordarci di invitarli noi la prossima volta per far loro conoscere la nostra meraviglio Isola. Abbiamo voluto passare dalla Terrazza Mascagni sul lungo mare, fermandoci a passeggiare per goderci il paesaggio che non tutti i giorni siamo abituati a vedere e prenderci lo sfizio di goderci un fresco gelato.





Dopo tanti scatti di foto in coppia e in gruppo, con il gelato in mano a metà e diversi “GNAM GNAM” di giubilo, siamo ripartiti che erano le 17.30. Stanchi per le lunghe passeggiate e il troppo divertimento, siamo caduti esausti ai nostri posti sui pulmini, arrivando presto a Piombino per prendere il traghetto. La nostra giornata si conclude qui; sulla nave siamo stati fin troppo silenziosi per l’assenza di energia che abbiamo tutti esaurito a Livorno. Così giunge la sera e quando arriviamo, non ci resta altro che filare tutti dritti a casa a riposare!





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