martedì 8 aprile 2014

aggiungi un posto a tavola


Vorrei condividere con voi un altro momento della nostra quotidianità che non avete modo di conoscere, perché la presenza stessa di familiari cambia il modo di comportarsi dei ragazzi quindi, quando partecipate ai pranzi, o semplicemente passate di qui verso le 13, non avete modo di vedere come si svolge normalmente un pranzo da queste parti! In realtà non è molto diverso da un tavolo di casa, è solo molto più lungo e l’assegnazione dei posti non è affatto casuale ma frutto di mille osservazioni e considerazioni, per consentire a ciascuno di mangiare il più tranquillamente possibile. Agli estremi abbiamo la nostra Anna da una parte, che vede tutto e tiene tutto sotto controllo e Anto dall’altra. Un’operatrice provvede ad imboccare Antonietta per prima, poi lei rimane a tavola con noi e, aiutata dai suoi amici, assaggia un po’ di pane o schiaccia, mangia la frutta o il dolce. La sua solerte aiutante di fiducia è Lisanna che è seduta di fianco a lei e spesso le dà anche da bere. Di fianco a Lisanna troviamo uno dei suoi tanti fidanzati, il giovanissimo David, che manca da qualche tempo perché non sta bene e ci manca molto, di fronte - oltre ad un posto vuoto per eventuali ospiti occasionali - abbiamo un altro bel giovanotto, Jacopo, che ci preoccupava un po’ ma che in realtà, con qualche aiutino, sta volentieri al tavolone con tutti i suoi nuovi amici. Lisanna no, seduta non ci sa proprio stare: ogni scusa è buona per girovagare, ma soprattutto continua a minacciare il digiuno: “io non mangio!” Ma noi non ci preoccupiamo perché la dieta dura solo fra una portata e l’altra, appena arriva il piatto eccola seduta al suo posto. 


Nel secondo tavolo ci siamo io ed Emanuele che invece all’arrivo di ogni portata parla ad un telefono immaginario oppure prega e noi: “Basta Emanuele mangia che si fredda!” “Sì sì ho finito!” … e invece continua! Di fronte a noi Tamara e Giada, l’una silenziosa a tranquilla - anche troppo: “su Tamara, mastica quello che hai in bocca! Mangia ancora qualcosa! - quanto l’altra è agitata; ogni giorno cerchiamo di convincerla che per tutta la durata del pasto non morirà nessuno, che non ci sono russi e che non la stiamo avvelenando! Il tavolo successivo è più lungo, da una parte ci sono tre persone: Martina Panichi, Rita e Siria mentre di fronte a loro Alberto e Martina Marinari. Questa è una delle tavolate più turbolente: Siria fa la suocera e vorrebbe imporre a tutti ordine e silenzio, anche se logicamente le sue imposizioni creano ancora più confusione. Rita … neanche a dirlo! A volte preferisce mangiare nella stanza del computer - sempre con la Panichi - con il sottofondo musicale; ma quando è qua con noi si fa sentire anche per i giorni in cui non c’era: Pozzetti, Mammuccari, tic e tac e via di seguito. Alberto va tenuto lontano da Emanuele altrimenti giù scherzi e risate … non opportuni con il boccone in bocca! La Marinari poi è una vera radiolina, ha sempre mille cosa da raccontare, si intende di ogni argomento e non si cheta mai. Per fortuna di fianco alla Panichi ci sono due persone tranquille: Patrizia, che si limita ad intervenire in ogni discorso con e io oppure chi è? e Lele che, con nostra grande sorpresa, a tavola lascia da parte un po’ della sua verve. Di fronte a loro però Michela fa confusione per tutti, accoglie con urla di gioia ogni portata, ma soprattutto non ha pazienza di aspettare quella successiva e lancia le posate, accartoccia la tovaglietta, infila il tovagliolo nel bicchiere dei vicini. Per sorvegliarla ha da una parte Rosanna e dall’altra Maria, così quando una è impegnata a sporzionare c’è sempre l’altra operatrice. Davide preferisce mangiare per conto suo in una stanza adiacente alla sala mensa, nel suo posto non si sente solo perché vede Martina Panichi ma si evita un bel po’ di trambusto. Così arriviamo in fondo al nostro tavolone; dopo Maria troviamo Giada Noui, la nostra volontaria, che siede accanto ad Eliana per aiutarla. Di fronte un altro terzetto: Massimo che ci fa anche da cameriere sparecchiando il tavolo dopo ogni portata e prestandosi a portare posate o acqua al bisogno, Francesco sempre ansioso e preoccupato che dice mille volte di avere le mani sporche e, nei giorni di competenza, Chiara o Antonella. Loro sono qui per Giulia che frequenta il martedì e il giovedì e anche la nostra Giulietta rimane a tavola con noi proprio laggiù fra la sua assistente e Anna che, come vi ho detto all’inizio, chiude la tavolata. Al Centro ci sono altre persone che però escono prima di pranzo, come Barbara Pina, Barbara Rossi, Cristian (che ha ripreso a frequentare da qualche settimana), il nostro centralinista Fabietto e gli ospiti dell’rsa Mauro e Leonardo. Tutti loro sono molto felici quando, occasionalmente, possono fermarsi a pranzo con noi e vengono accolti in modo a dir poco entusiasta dagli altri: così ci stringiamo un pò, inseriamo una sedia dove possibile … insomma, aggiungiamo un posto a tavola! Oltre alle considerazioni individuali ci sono poi quelle generali tipo: “non importa che fai il ruttino, non sei un neonato!” oppure: “non mi accarezzare dopo che hai mangiato il pollo, lavati prima le mani!” e via di questo passo. Ma come chiunque può vedere, non è che noi ci scomponiamo o perdiamo l’appetito che, anzi, conserviamo di buon grado … certo non abbiamo bisogno di accendere la televisione perché c’è troppo silenzio!





Nessun commento:

Posta un commento

INSERISCI IL TUO COMMENTO, SELEZIONA IL PROFILO E SE NON HAI UN PROFILO SPECIFICO VAI SU: COMMENTA COME - NOME/URL - INSERISCI SOLO IL NOME, L'URL NON SERVE - CONTINUA - PUBBLICA.
FATTO!