lunedì 23 settembre 2013

dal taccuino di Martina

tratto da Cose di Casa del Duca di febbraio 2010

Dovevo pur trovare un argomento da inserire nel giornalino nello spazio dedicato al mio “taccuino”, pensa di qua e pensa di la, guardati intorno e vedrai che qualcosa salta fuori. L’unico argomento che mi veniva in mente era quello del tempo, di questo periodo un po’ strano, caratterizzato dall'alternanza di briciole di sole a pioggia insistente, accompagnato da qualche folata di vento, che ha preso alla testa veramente tutto il genere umano! In questi giorni alla televisione gli argomenti che purtroppo completano i telegiornali in maniera drastica sono meteorologici, con conseguenze catastrofiche. Non ho avuto bisogno di riflettere oltremodo, perché anche se in modo molto meno violento rispetto alle storie estremamente drammatiche di questi ultimi tempi, ci ha pensato davvero la meteorologia ad aiutarmi a buttare giù l'argomento. Ebbene sì, anche se per un nano-secondo, senza conseguenze funeste, il nostro momento di terrore l'abbiamo vissuto anche noi del Centro. 
Venerdì 19 febbraio intorno all'ora di pranzo, forse tra la pastasciutta al sugo e la fettina di carne, una parte di tetto del nostro Centro è volato via. Detto così sembra una cosa da nulla. Ricapitoliamo un attimino: fin dalla mattina e già da qualche giorno addietro, il tempo non prometteva sole, ma solo vento e le nuvole creavano balletti artistici, pioggia e malumore generalizzato. Fatto sta che eravamo tutti in sala mensa, e ad un certo punto abbiamo sentito un rumore di vento familiare ma con un ampiezza nuova e qui possiamo dire che i decibel avevano la meglio. Ci siamo diretti nel salone e due pannelli del tetto erano stati letteralmente estirpati dalla loro posizione. Avevamo un buco sul tetto che ci facilitava la visione e ci metteva in contatto con il cielo, ma nello stesso tempo favoriva l'entrata dall'esterno della pioggia! Abbiamo pertanto chiuso per due giorni per facilitare il ripristino del tetto... Ora tutto è ritornato com’era: non abbiamo più il nostro tetto uniforme, ma alzando gli occhi notiamo due strisce bianche che appaiono sì come uno spregio, ma almeno la pioggia e il vento non entrano dall'alto!



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