mercoledì 24 ottobre 2012

corrispondenza dall'estero di ottobre

Stamani al ritorno dalle terme dove vado a fare “i fanghi” mi sono fermata dai miei ragazzi. Non li vedevo da una decina di giorni, dalla visita a Marciana. Seduti fuori con Rosanna c’erano alcuni di loro e Mauro, che era l’unico a non vedermi da tempo, mi ha accolto festosamente chiamandomi tante volte, sorridendo felice e “non mollandomi” per tutto li tempo che sono rimasta lì. Naturalmente ho fatto il giro di tutti - giorno strategico: so che giovedì c’è anche Enea! - tutti mi hanno accolto con così tanto entusiasmo che mi sono sentita ancora parte del Centro. Mi dispiace, data l’ora, che non erano presenti Rita ed Anna, uscite per la solita gironzolata. Barbara mi ha dato la copia del giornalino e mi ha annunciato che siamo anche online. È una cosa buona questa; far conoscere il centro, chi ci opera, i ragazzi, ciò che fanno, che cosa hanno da dire (se la montagna non va da Maometto …) Nel pomeriggio, a casa, mi sono messa a leggere i vari pezzi (complimenti alla redazione, ormai non ci si muove più dalle 12 pagine!) Vedendo la foto di Rosalba e ricordandola con Stefanella, ho pensato che fra tutti, stamani, mi erano proprio mancate tanto le due amiche del cuore. Poi ho ripensato all’emozione provata per la calorosa accoglienza degli altri, la giornata che si era fatta uggiosa, qualche dolorino, la tv che parla solo di catastrofi, tragedie, più tasse e meno servizi, non per ultimo il prendere coscienza di essere in pensione, insomma tutto questo non ha fatto altro che accrescere la mia tristezza. Così mi sono trovata a scrivere un pensiero. Non ha titolo, perché le emozioni sono attimi, si descrivono così come si sentono. Se poi volete si può chiamare 

UN BACIONE A TUTTI I MIEI BIMBI. 

Ho trovato il tempo per fermare un pensiero.
Sono venuta da te amico mio.
Ho visto gli anni tuoi della vita e dopo ancora
la leggerezza di stare vicino a te,
amarti nel dolore
proteggerti dal mondo,
fare le tue scelte.
Ma è negare la tua vita,
se parte di te è me
e parte di me è te.
Poi ho sentito dentro
che gli occhi sono parole
le mani che afferrano - carezze
la tua rigidità - un abbraccio
il tuo urlo - silenzio portato dal vento.
Così ho inventato mille modi per esprimerti:
le parole - le ho dette come te
ho carezzato - come con le tue mani
ho abbracciato - come con la tua forza
ho sorriso - come  con il tuo sguardo.
Non ti ho aiutato, amico mio.
Ti ho solo voluto bene



2 commenti:

  1. e ti pare niente? solo l'amore che provi per i tuoi bimbi è l'assoluto! che il Signore protegga sempre te e coloro che operano al Centro. un abbraccio a tutti! <3

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